29.10.03

A ogni studente la sua croce
Mentre in Italia sembra che il problema più grande del sistema scolastico siano i crocefissi nelle aule, in Francia e negli Usa si prende spunto da due film come Bowling for Columbine e Elephant per discutere con i ragazzi (anche grazie a ottimi siti internet) di violenza a scuola, di media e rappresentazione della realtà, di letteratura e di cinema.
La vera croce degli studenti di casa nostra è che qui nessuno pensa davvero a loro.

Libri en travesti
L'idea del bookshifting, forse per l'obiettivo di sovvertimento dell'ordine imposto dal mercato e per il sottile brivido di farlo di nascosto, mi piace più del bookcrossing. Ovvio che non lo farei mai nella mia libreria preferita.
Però il mio sogno, se vogliamo continuare con gli inglesismi, sarebbe il book disguising: formato permettendo, travestire un libro mettendogli la copertina di un altro. Penso che dello scambio si accorgerebbero in pochi, dato che c'è chi compra libri in base al titolo, per l'immagine di copertina o perché sono di moda, magari limitandosi a leggere i risvolti. Chi sarebbe in grado di smascherare il trucco se si facesse book disguising tra i libri di Vespa? O volete mettere il piacere di infilare Sulla strada dentro la copertina di una bolla di sapone come Non ti muovere?

28.10.03

Mezzi di disinformazione
Sul Guardian Blake Morrison riflette sui segreti che i media non svelano, sui loro dire-non dire e sulle notizie date a metà. "La cultura in cui viviamo, con la sua stampa libera e le nuove tecnologie, dovrebbe favorire la democrazia e la consapevolezza. In realtà perpetua semplicemente un senso di contrapposizione fra Noi e Loro, un'elite privilegiata che ha le chiavi del regno mentre noi brancoliamo nell'ignoranza. Non c'è da meravigliarsi che ci sia stata un'ondata di stravaganti teorie di cospirazione ultimamente.[...] Al momento ciò che abbiamo sono voci e si dice, come se vivessimo nel medioevo e non nel 21° secolo. E ciò che le dicerie aiutano a diffondere è il silenzio".

27.10.03

Ti citofono a Parigi
A me Tholos, questa specie di maxi videocitofono per collegare le città europee, piace. Pare che lo vedermo a Londra e Vienna dal 2004.

Auguri e figli maschi
Ora lo conferma anche una ricerca di due economisti dell'universita'  di Berkeley, Gordon B. Dahl e Enrico Moretti: le coppie con figli maschi divorziano meno e investono piu' tempo e denaro sulla famiglia rispetto alle coppie con figlie femmine.

23.10.03

Sex & the holy city
39 righe. Sono quelle del comunicato che la Commissione europea ha scritto per ribattere al reverendissimo Alfonso Lopez Trujillo, il sostenitore dell'inutilità del preservativo in quanto permeabile al virus dell'Aids (qui transcript e video del suo allucinato intervento alla BBC).
A me sarebbe bastata una parola.

Come la mettiamo con lo yogurt alla banana?
Pare che l'Unione europea arriverà presto a definire nel suo codex alimentarius cosa sia lo yogurt e in cosa sia diverso dal latte fermentato. Questo anche perché ci sono paesi, come la Spagna, che producono e vendono come yogurt anche cibi che non contengono fermenti vivi. In Commissione il dibattito è acceso e va avanti a colpi di interrogazioni.
Anche se quella degli standard di curvatura delle banane era solo una leggenda nata da fraintendimenti e pompata da una parte della stampa britannica (così dice la Commissione), certo è che per definire la qualità dei prodotti l'Europa continua ad andare verso una ipertrofia di norme, precisazioni e regolamenti davvero bizantini.

22.10.03

Breaking news from Usa
Un sacerdote cattolico è stato trovato in possesso di un'arma da fuoco.
C'è da essere contenti che quel rigonfiamento nei pantaloni fosse solo una P38.
(Late Show with David Letterman lo scorso weekend - mentre qui si era in piena celebrazione papalina)

Di tanta gente la misera fin
Su Kaminadalab un invito a guardare gli sbarchi dei clandestini da una prospettiva critica e meno emotiva. Non sono poveri, disperati, miserabili morti di fame coloro che tentano l'approdo sulle coste italiane, osserva Michele Costantini: "Chi in Africa vive nella miseria e nella fame, muore, non emigra. Chi emigra lo fa con l'appoggio di una rete sociale, della famiglia e lo fa più con un'ottica imprenditoriale, quasi ad effettuare un investimento dal rischio elevato ma adeguatamente calcolato". Michele ha conosciuto qualche aspirante migrante nei suoi viaggi in Mali e Senegal. "A volte erano persone estremamente consapevoli di quello a cui andavano incontro, ed anche persone dotate, nelle dovute proporzioni, di uno status sociale, di una professione, di una base di capitale, di una progettualità economica".
Per un parallelo con gli italiani che nel secolo scorso si imbarcavano viaggiando stipati in sala macchine per raggiungere l'America e l'Australia è sempre utile uno sguardo a Siamo tutti emigranti.

1906: affonda il vapore Sirio, 700 morti

21.10.03

E' arrivata la cicogna. In fuga dall'Africa
Fuggono dall'Africa subsahariana, soprattutto dalla Nigeria. Mettono a repentaglio la loro vita e quella del bimbo che portano in grembo nella speranza di dargli un futuro migliore. Sono le donne africane che partono alla volta di Dublino, spesso quando manca pochissimo alle doglie, per mettere al mondo i loro figli in Irlanda, l'unico paese europeo a concedere automaticamente la cittadinanza ai bambini nati sul territorio (lo ius soli). Senza tempo sufficiente per screening e cure prenatali, i viaggi della speranza rischiano di diventare tragedie. E le cicogne in volo dall'Africa sono sempre più numerose.
(BBC online)

20.10.03

Don't buy it!
Qui cerchiamo di salvare l'innocenza delle giovani generazioni eliminando i minorenni dagli spot.
Altrove un network pubblico svela invece ai ragazzini i trucchi della pubblicita' e spiega come non cadere nella trappola. Utile anche per i nostri adulti.

Qui Rimini
Santarcangelo di Romagna, tra le luci e le ombre delle grotte tufacee, ospita fino al 2 novembre Architesi, la mostra delle tesi dei neolaureati in architettura del riminese.
Il Comune di Rimini, da sempre attento alla cultura (il teatro bombardato nel 1943 è ancora da ricostruire) e alle opportunità da offrire ai giovani, chiedeva invece 500 euro al giorno per concedere una sala espositiva. E quando gli architetti si sono rivolti all'assessorato alla cultura per illustrare la mostra e chiedere spazi la risposta è stata: "Progetti di architettura? Ma allora dovete sentire con l'assessore all'urbanistica!".

17.10.03

Causa giusta, obiettivo sbagliato
Un altro esempio di come sia facile perdere di vista i veri problemi e i veri bersagli quando si organizzano crociate per salvare il mondo, la natura, i poveri, gli svantaggiati, i "meno qualcosa". Negli Usa e' stato lanciato Ghettopoly, variante razzista del Monopoli che dipinge i neri come delinquenti, spacciatori, papponi e violenti assassini. Subito sono scattate marce e proteste contro il gioco. Ma, chiede Bob Herbert sul NY Times, "come si puo' marciare contro un gioco e non marciare invece contro le violenze che accadono nella vita vera, nelle strade e nelle case dei ghetti in tutta l'America?"

Il papa dei paradossi
Sommersi in Italia dal susseguirsi di celebrazioni e di commenti brunovespiani, un bell'articolo sulla figura del papa lo troviamo all'estero, sull'Atlantic Online.

Miraren... puntaren... akqva!
Luogo: esercitazione all'estero del reparto 34o gruppo Toro - Venaria Reale (Torino).
Fatto: gavettone con elicottero militare ad un mezzo militare con personale a bordo.
(Interrogazione parlamentare di Edouard Ballaman da Avvisatore)

16.10.03

Tutti rimandati
Roberto Calderoli della Lega propone un ddl che integra la legge Bossi-Fini sull'immigrazione e prevede un test di naturalizzazione per gli immigrati. Sotto esame: conoscenza della lingua italiana e locale, educazione civica, storia, cultura e tradizioni, sistemi istituzionali, sia nazionali che locali.
A parte la buffonata della prova di "lingua locale" (nella mia città il dialetto cambia già se sei a nord o a sud del porto), quanti italiani sarebbero in grado di passare il test?

Addio biscottini porta a porta
Le Girl Scout, un'istituzione negli Usa, vanno in crisi: alle teen interessano di più la moda, i loro idoli pop e le uscite con gli amici. Ecco allora il cambio di immagine: molto più girl e decisamente meno scout, è nato Studio 2B. In soffitta uniformi, lavoretti, piccola pasticceria e custodia degli animaletti domestici, largo a terme, viaggi, lezioni di cura del corpo e yoga. Finding your own style is just as important as finding inner peace

15.10.03

Lo mollo al maennergarten e vado a fare spese
Al Nox Bar di Amburgo c'e' uno spazio attrezzato dove mogli e fidanzate possono parcheggiare i partner mentre vanno a fare shopping. Birra, giochi, cibo, tv e custodia del bimbone per 10 euro, con tanto di ricevuta per andarlo a ritirare finite le compere.
Grazie a Iva' :-) per la segnalazione e un paio di riflessioni sue:
  • Secondo te Ikea si e' gia' attrezzata o ha risolto con le palline come per i bimbi?

  • A quando anche due puttane per passare il tempo?

  • Fuori dal coro
    Claudio Gorlier su La Stampa di oggi riflette sul potere dei media e cita un interessante articolo dello scrittore nigeriano Helon Habila sull'International Herald Tribune. Ne' Amina ne' Safiya, le cui vicende hanno suscitato tanto clamore in occidente, sarebbero mai state condannate a morte, dice Habila: in Nigeria la legge federale non punisce l'adulterio ed è piu' forte di ogni norma regionale o religiosa. Dietro le condanne dei tribunali islamici, continua Habila, c'è l'opposizione degli islamici al presidente Olusegun Obasanjo, cristiano, filoamericano. La legge islamica, la shariah, osserva lo scrittore, è un'arma contro Obasanjo e i processi di Amina e Safiya sono stati trionfi politici per i musulmani. Il mondo è stato lasciato con un'impressione sbagliata dei pericoli rappresentati dalla shariah in Nigeria e i principali responsabili sono quelle organizzazioni per i diritti umani che hanno emesso condanne della Nigeria senza conoscere tutti i fatti, conclude Habila. "I gruppi per i diritti umani avrebbero molte cose da criticare in Nigeria, come l'uso eccessivo della forza nel delta del Niger da parte del governo e i ballottaggi alle elezioni. Ma non hanno aiutato la causa dei diritti umani abbracciando la causa di Amina Lawal".

    14.10.03

    L'arte di inventarsi esperti d'arte
    Per una quarantina d'anni i critici hanno pensato che le due vedute di Turner qui sotto fossero scene di festa veneziane (le due tele erano state così classificate nel 1960, nel corso di un'esposizione al Museum of Modern Art di New York) quando invece raffigurerebbero l'arrivo di Luigi Filippo a Portsmouth. Diciamo che mi sarei sbagliata anche io: primo, non sono un'esperta, secondo, non mi sembra di vedere Venezia né nient'altro, quindi tutto potrebbe essere. Però mi pare interessante notare come in altre vedute veneziane almeno un particolare riconoscibile della città ci sia.
    Turner and Venice è alla Tate a Londra fino a gennaio.
    Festive Lagoon Scene, Venice (1840-5) diventa The Arrival of Louis-Philippe at Portsmouth 8 October 1844
    Procession of Boats with Distant Smoke diventa The Disembarkation of Louis-Philippe at Portsmouth, 8 October 1844

    13.10.03

    Non spingete quel tasto
    La delirante vicenda della causa contro il tasto "shift" che elude le protezioni dei cd.

    10.10.03

    Per i suoi sforzi per la democrazia e i diritti umani

    Io sono contenta che il Nobel per la pace sia andato a Shirin Ebadi.

    Macchemmù
    Leggo sull'Espresso di qualche settimana fa che il trashologo Labranca avrebbe scoperto che l'inno di Forza Italia è un plagio di una canzone pop finlandese degli anni '70 scritta da Fabio Frizzi (il musicista fratello del frizzolone più noto al pubblico). Io ho trovato il file della canzone finlandese, ossia "Mombassa" cantata da Taiska, a voi il giudizio.
    Per me in comune hanno che sono due motivetti con poco spessore (soprattutto l'inno). A dire il vero mi ricordano anche Soleado dei Daniel Sentacruz Ensemble (che era poi un brano di Dammicco come solista nel suo LP di esordio del 1972 "Le rose blu").
    Insomma, se passa la linea del plagio, allora la musica leggera italiana risulta fatta a malapena di cinque o sei canzoni originali.

    9.10.03

    Condoms, fish & circus tricks
    Un documentario sull'AIDS in Africa e la necessita di diffondere l'educazione sessuale per prevenire la malattia.
    Dal British Medical Journal un lavoro sul "condom gap" in Africa: "Riguardo all'enormità dell'epidemia di AIDS in Africa, fornire preservativi è economico ed efficace. Tutti gli aspetti del controllo dell'AIDS sono importanti, ma una priorità deve essere la prevenzione".

    Per la Chiesa l'autunno del Medioevo non è mai arrivato
    Il cardinale Alfonso Lopez Trujillo, presidente del pontificio consiglio per la famiglia, e la teoria del condom permeabile: "Il virus dell'AIDS è quasi 450 volte più piccolo dello spermatozoo. Lo spermatozoo può facilmente passare attraverso la "rete" formata dal preservativo".
    Raphael Ndingi Nzeki, arcivescovo di Nairobi: "L'Aids... è cresciuto tanto rapidamente a causa della disponibilità di preservativi".
    The Guardian

    8.10.03

    Come domani, quarant'anni fa

    Erano le 22,39 del 9 ottobre 1963. 300 milioni di metri cubi di acqua. 1909 morti. 35 anni di processi.

    7.10.03

    Benvenuti nella capitale dell'ospitalita'... ma guai se date buca
    Le signore odorose di messinpiega, addobbate dei gioielli di famiglia come precoci alberi di Natale. Sussurri e fremiti di piacere "Ma non è la moglie di quello del'Inter?" "Noo..." Delusione: non è la moglie del petroliere, sfuma un po' l'aria mondana per le signore che hanno covato i primi sogni di gloria proprio con le trivelle di Dallas. "E' la sorella, ah mo è ricca anche lei, ha tre cognomi". Serpeggia l'invidia di chi può vantare solo un paio di sani, rubizzi cognomi romagnoli.
    Loro, i pepponi locali, un po' rigidi nelle giacche fresche di tintoria dal taglio non proprio perfetto. Qualcuno che ribadisce la scelta ideologica, con un rosso che vira al bordeaux, qualche cravatta fantasiosa. In attesa dell'Ospite, ma anche del Nemico, del membro del governo di colore differente. "Va là  che ce lo facciamo vedere noi cosa siamo capaci a organizzare nella Capitale dell'ospitalità ".
    Gli addetti stampa già  con la mente al giorno dopo, a comunicati vittoriosi sulla ministra stupita da stormi di tordi levatisi in volo con un acino d'uva nel becco da ventri di cinghiali in porchetta. E perché no, attenti a farsi notare e ricordare, gli addetti stampa, a cogliere l'occasione di qualche buon contatto, non si sa mai, dovesse cambiare l'aria...
    Invece. La ministra dà  buca. I giornali locali annunciano da giorni grandi contestazioni da parte dei no global, lei non si sente sicura e manda un fax. Grazie, no.
    Affronto! Infamia! Scandalo! I pepponi si sentono insultati. E poi, onta massima, così il catering si raffredda. Chili di roba da buttare... si potesse almeno riciclare un po' di piada riscaldata a qualche conferenza stampa... Per non parlare degli altri soldi buttati via, quelli che hanno finanziato le messinpieghe pomeridiane delle signore. Qualcuna ha fatto anche la manicure.
    Come farsi valere? Come chiamare a raccolta il popolo contro l'offesa? Con stile: una raffica di comunicati e dichiarazioni offensive e deliranti contro la ministra e coloro che l'hanno ospitata nei giorni prima della cena (tra il colle e l'arengo c'è della ruggine). Muoia Sansone con tutti i filistei! "Tutta la città è stata offesa!".

    A me, personalmente, non me ne può fregare di meno se la ministra viene o no a cena dai nostri papaveri. Anzi mi dà fastidio la polemica cercata: se la ministra fosse stata dello stesso colore nessuno avrebbe fiatato, anzi, tante scuse per la scelta inopportuna della data e torni a trovarci.
    E dire che per avere tutta la cittadinanza dalla loro, ai pepponi sarebbe bastato riferire pubblicamente quanti soldi versati dai cittadini sono stati buttati al vento per la serata di gala mancata per colpa del bidone. Ma quello di cittadino è un concetto astratto che i pepponi non colgono: con il programma sono arrivati solo alla voce contribuente.

    6.10.03

    Io dico basta
    Al canone Rai. Ai programmi immondizia Rai. Alle interruzioni pubblicitarie nei film.
    Per iniziare.
    (Domenica In - Le cinque cose alle quali vorresti dire Basta!)

    Potrei anche vivere senza...
    Motori a combustione interna: inquinano, pesano e se proprio avete bisogno del loro rombo così macho, perché non registrarli e sentirli nell'autoradio?
    Protesi cosmetiche: una tecnologia davvero avanzata farebbe crescere seni, labbra e il resto fino alla forma desiderata usando il metabolismo umano.
    E anche senza Dvd e altre sette tecnologie che meritano di scomparire. Parola del MIT Technology Review

    1.10.03

    Del bel tacer
    Sara'  perche' la' c'era il sole e qui solo toni di grigio. Sara'  perche' tornare per trovare il blackout all'italiana, gli impiegati FS maleducati (ad esempio alla stazione di Parma) e 300 km di autostrada da srotolare da sola hanno spento ogni entusiasmo nel giorno del mio compleanno. Sara'  la luce verdognola filtrata dalle veneziane che si scioglie in quella giallastra del neon per riflettersi sullo schermo azzurrognolo del computer.
    Per ora nulla da dire.