21.11.03

Quelle buone occasioni (buttate)
Sul sito del Corriere della Sera, partendo dalla testimonianza di Enrico Maria Ferrari, giornalista ex impiegato nell’ufficio stampa di Ipse 2000, si discute dell'impoverimento della classe media, di laureati a 1000 euro al mese e di professionisti co.co.co condannati al precariato. Io concordo con la preoccupazione per questo fenomeno sociale. Ma vorrei attirare l'attenzione anche su un altro aspetto: non sono pochi i miei coetanei o i ragazzi più giovani che non trovano un lavoro perché non vogliono spostarsi da casa. Come quelle studentesse universitarie (ne conosco un paio) che hanno rifiutato un'esperienza di ricerca - qualificante e retribuita - all'estero per non allontanarsi dal fidanzato. O come i giovani ingegneri che si arrangiano con lavoretti perché non vogliono lasciare la loro cittadina di provincia. Anche loro andranno a ingrossare le fila del ceto medio impoverito, allegramente incoscienti.