26.11.03

Vasco, Colombo, Johnny Stecchino e la Fata carabina
Non è il mio programma di ascolti, visioni e letture per un'oziosa domenica invernale. E' la chiave della vicenda del senatore a vita Emilio Colombo, ex Dc che a ottant'anni suonati scopre la cocaina e nell'ambito di un'indagine su donnine e vizi del bel mondo dichiara di farne uso per motivi terapeutici. Mi sembra un fenomenale mix tra i vecchietti tossicomani di Pennac e il candido Dante che in Johnny Stecchino crede che la coca abbia virtù curative contro il diabete. La realtà supera anche la fantasia più sfrenata. E Vasco aveva già previsto tutto quando cantava coca, casa (di tolleranza) e chiesa (democrazia cristiana).
Comunque la storia di Colombo è a mio giudizio un'ulteriore conferma della lontananza dal mondo reale del disegno di legge sulla droga, che vuole punire anche il semplice uso e la detenzione di sostanze stupefacenti. Ancor più anacronistici i vincoli a cui si richiama il ddl, risalenti agli anni '60 e '70. Senza tornare a parlare dei fallimenti del proibizionismo, di uno stato che continua a vendere e tassare sostanze mortali (il fumo uccide) e del differente approccio al problema ugualmente grave dell'alcolismo.