18.2.04

Promemoria
Per pacifisti a intermittenza e difensori dei diritti umani distratti.
Venerdì si vota in Iran. Non serve una sfera di cristallo per capire che vinceranno i mullah già al potere, dice Ali Safavi sul NYT. E gli iraniani sanno che la contesa politica in corso non riguarda i loro diritti fondamentali, come la libertà di espressione e l'avere un governo rappresentativo: è solo un braccio di ferro interno tra massimalisti e riformisti per conquistare la fetta più grande del potere all'interno del sistema attuale.
La retorica riformista di Khatami, osserva Safavi, con le sue citazioni di Voltaire e Tocqueville, ha fatto molto di più per dare copertura al commercio dell'Europa con Tehran che per migliorare le vite degli iraniani. Le impiccagioni pubbliche, le amputazioni, le flagellazioni delle donne e la repressione dei dissidenti continuano. Secondo i media statali, dall'inizio dell'anno sono state almeno 31 le persone impiccate. Secondo le associazioni per i diritti umani la miseria, la corruzione, il consumo di droga e la prostituzione continuano ad aumentare.