22.3.04

Radicalmente
"Quando gli umanitari non fanno più gli umanitari ma fanno politica, si va a fare l'umanitarismo laddove la missione è più conforme alla propria ideologia... C'è chi pensa che ritirando i nostri soldati e mettendosi cheto cheto in un cantuccio si risolva il problema del terrorismo. Nella migliore delle ipotesi costui è un ingenuo o, comunque, non ha chiara la posta in gioco nel drammatico scontro in corso...". Così la radicale Emma Bonino oggi su Repubblica (gli umanitari che fanno politica sono quelli alla Gino Strada, per intenderci). E sul Corriere del 18 marzo aveva già chiarito che è il momento di dire "Tutti in Iraq" e non di nascondersi dietro gli appelli all'Onu. Perché occorra restare in Iraq lo spiega in un'intervista ad Apcom riportata da Radicali.it: "Questo è un Paese che dopo 30 anni per la prima volta ha forse la possibilità reale di avviarsi a uno sviluppo democratico e uno sviluppo economico. Nostro dovere e nostra responsabilità è quella di accompagnare gli iracheni in questo cammino". Gli europei devono restare in Iraq perché è una richiesta che viene dalle stesse autorità locali, nonostante gli allarmi degli ultimi giorni: "Ho avuto l'impressione di gente che ce la vuole fare".