20.7.04

Beviamoci sopra

Luppolo, orzo e un tocco di grano ogm. Il mastro birraio svedese Kenth Persson ha ricevuto da un consorzio di aziende biotech guidate dalla Monsanto un finanziamento per la produzione di una nuova birra chiara con ingredienti anche biotech. Disponibile in Danimarca e Svezia e pronta a sbarcare in Inghilterra e in Germania, la birra viene distribuita dal monopolio dei liquori svedese. Gli attivisti anti ogm hanno bloccato i camion che la trasportano e fatto pressioni sui negozi perché non la vendano. Non perché sia di cattiva qualità (come la marijuana canadese, vedi sotto), ma per questione, ovviamente, di principio. Il grano ogm scelto dal mastro birraio è coltivato in Germania e il suo uso è stato approvato nel 1998, ben prima del blocco di sei anni sui nuovi alimenti biotech deciso ad aprile dall'Unione europea.
Sempre l'Unione ha deciso lunedì di impedire l'importazione di grano resistente agli erbicidi per il consumo umano (sempre della Monsanto), ma ne ha approvato l'uso per la nutrizione animale. Gli Usa accusano l'Europa di violare le regole di commercio internazionale e di far crescere il problema della fame nel mondo ostacolando il mercato dei cibi ogm per ragioni politiche e non scientifiche. Washington intende continuare a protestare davanti al WTO contro la Ue fino a che le decisioni comunitarie non saranno prese in maniera obiettiva e razionale. In settembre è atteso un primo regolamento.