1.9.04

Il muro

Dopo cinque mesi i terroristi kamikaze tornano a colpire in Israele. A Gaza, riferisce la CNN, i combattenti di Hamas hanno sfilato in auto lungo le strade annunciando dagli altoparlanti che a fare saltare in aria due autobus martedì a Beersheba, uccidendo 16 persone, è stata una cellula di Hamas di Hebron. Ra'anan Gissin, consigliere di Sharon, sottolinea che i terroristi suicidi venivano dall'area in cui non è stata ancora costruita la barriera che Israele ha eretto lungo la West Bank per fermare simili attacchi.
Il muro ha due facce: da un lato il diritto alla sicurezza degli israeliani, dall'altro la necessità degli arabi di condurre la normale vita quotidiana. Io credo che nulla possa giustificare il terrorismo, e che il terrorismo possa invece giustificare una barriera, sia essa un muro o una recinzione. Il nostro amico Hemad, un ragazzo palestinese laureatosi in Italia, figlio di docenti universitari rimasti in Giordania (quindi non un esponente delle classi più basse), crede invece che i combattenti palestinesi siano giustificati anche quando fanno saltare in aria i bambini.
Ascoltate le testimonianze di entrambe le parti divise dalla barriera in questo speciale del Washington Post.