7.6.07

Otto cose di me

Raccolgo dalla cara Beatrice l'invito al meme "Otto cose di me". Una sorta di catena che chiede di descriversi in otto punti e passare poi la palla ad un altro. Un esercizio di autoconoscenza necessario, osserva Beatrice. E faticoso, aggiungerei io. Perché bisogna essere sinceri, impudichi, coraggiosi. Ok, via.
1. Non amo parlare di me. E con questo l'esercizio finirebbe già qui. Ma proseguiamo.
2. Amo l'essenzialità, la sintesi, l'armonia. Rifuggo dal superfluo, dagli orpelli, dal vacuo chiacchiericcio.
3. Amo il silenzio. Non sopporto tutto ciò che è urlato, ostentato, sbattuto in faccia al prossimo.
4. Amo ascoltare e osservare. Mi sento un po' un "osservatore partecipante" del mondo, se mi passate l'espressione sociologica.
5. Mi piaccio e non cambierei nulla in me, se non il mio ginocchio sinistro malfunzionante. Così potrei fare più sport. Beh, a volte non vorrei avere l'esprit de l’escalier. Ma sono una ex bambina timida.
6. Ho alcuni rimpianti. Non avere studiato all'estero, ad esempio. In generale i miei rimpianti nascono dal non avere osato. Lasciatemi incolpare l'influenza della mia famiglia italiana piccolo borghese.
7. Naturalmente nel rispetto del prossimo, penso che per vivere bene basti fare quello che ci si sente, senza temere il giudizio altrui e senza pensare troppo a tutte le conseguenze, che tanto sono impossibili da calcolare. E lo dico pur essendo una iper-razionale che tenderebbe ad avere tutte le variabili sotto controllo. Ma ho imparato.
8. Amo la vita perché ci smentisce continuamente. Non avrei mai pensato di parlare di me in maniera così diffusa. E invece.