26.2.04

Mira che vision
Io 2500 sterline per questo non le spenderei. Avrei il terrore di tornare a casa la sera, gettargli uno sguardo distratto credendo che sia in modalità specchio e vedere invece del mio faccino angelico il sogghigno di Bruno Vespa.

Giustizia distributiva
Nella bella Urbino la libera università ha un bilancio disastroso e per sopravvivere il rettore Giovanni Bogliolo chiede la statalizzazione, affermando che senza l'intervento diretto dello Stato non si arriverà nemmeno all'anno accademico 2005/2006 (quinto centenario dell'ateneo).
Però nessuno discute se i fondi statali se li meriti o meno.
Io ho fatto una cosa molto semplice: sono andata su PubMed, dove vengono raccolti tutti i lavori scientifici pubblicati, ed ho guardato quanti lavori sono usciti con un autore corrispondente (quello che ha fatto concretamente il lavoro, non uno che ha collaborato) di Urbino (e dalle vicinanze) nel 2003. Ovvio che la cosa è imprecisa, in ogni caso i dati sono questi:
Perugia, 421 lavori
Ancona, 319 lavori
Camerino, 107 lavori
Urbino 81 lavori
Siamo sicuri che i soldi se li meritino? E se finissero ancora a foraggiare gli sprechi e la burocrazia ricordati da Kaminadalab?

25.2.04

“La cultura è gratis, è vero. Ma ciò che fa cultura no”
Scusate ma mi è arrivato il comunicato dell'Associazione italiana editori sulla questione del ticket in biblioteca (vedi post del 24) e non riesco ugualmente a capire perché dovrei pagare per prendere un libro in prestito. Eccolo pari pari.
“Certo, la cultura è gratis. Ma il processo di elaborazione ed anche di necessaria selezione di ciò che vale la pena diffondere non è mai gratuito per nessuno, e per nessuna manifestazione culturale, ivi compreso il libro”.
Prende posizione il presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE), Federico Motta, dopo il dibattito creatosi sulla direttiva comunitaria che prevede un ticket per i libri dati in prestito dalle biblioteche, e che fa insorgere proprio i bibliotecari con il monito “la cultura è gratis”.
“Certo la funzione delle biblioteche è soprattutto quella di agevolare l’accesso alla cultura – prosegue il presidente degli editori - E questa è anche la funzione dell’editoria, che raggiunge i propri potenziali destinatari anche per il tramite delle biblioteche. E’ però vero, se si pensa al sistema delle biblioteche, che senza un’editoria coraggiosa, intelligente, dotata di spirito imprenditoriale, che proponga con tempestività quanto la cultura, nel mondo, viene elaborando, il patrimonio culturale delle biblioteche stesse sarebbe condannato ad un progressivo, rapido invecchiamento. E questa non è una bella prospettiva per nessuno perché la cultura vive di continui apporti e si alimenta quotidianamente di nuove riflessioni, esperienze, ricerche espressive, conquiste”.
“La politica di promozione della lettura, e quindi della cultura – chiarisce - è – o dovrebbe essere – una priorità per un Paese civile. E ciò equivale in concreto ad avere a cuore il destino dell’editoria e dei suoi autori da un lato e dei luoghi di diffusione del libro dall’altro. Ridurre la cultura a uno scontro, fra chi la vuole “gratis” e chi si rende conto che ha anch’essa un valore nella gamma dei beni disponibili, non le rende un buon servizio”.
“Nel confronto con altre offerte culturali – conclude Motta - il libro resta un bene ragionevolmente accessibile e durevole, ma soprattutto molto meno pilotabile. L’azione politica e le leggi dovrebbero tener d’occhio questa sua peculiarità e con provvedimenti oculati testimoniarne il “valore”, che non è mai senza prezzo. Anche se ciò che può darci non ha davvero prezzo”.

Barbarie e civiltà
Mentre il governo americano vieta agli editori scientifici la pubblicazione dei lavori degli studiosi di Iran, Libia, Sudan e Cuba affermando che rappresenta una violazione dell'embargo commerciale con tali paesi, una parte del mondo islamico si sta interrogando su bioetica e biomedicina. Ahmed Dirie su Islam online afferma che gli intellettuali e gli studiosi islamici hanno trascurato questioni scientifiche e tecnologiche di rilievo sociale (come le scienze biomediche) che invece richiedeono grande attenzione. Mentre altri gruppi religiosi (cattolici in prima fila) hanno giocato un ruolo attivo su tali temi, i musulmani non hanno sviluppato una posizione univoca. Dirie propone quindi la creazione di un gruppo indipendente islamico sulla bioetica che faccia da consulente per governi e comunità, la formazione di esperti di bioetica musulmani e l'inserimento delle questioni biomediche nei curricula scolastici e nell'educazione della comunità. Su Islam online è stato aperto un forum in merito.
Da che parte sta l'oscurantismo in questo caso? Mi viene in mente l'introduzione al saggio di Bernard Lewis «I musulmani alla scoperta dell’Europa»: "Per gran parte del Medioevo uomini politici e di cultura delle grandi città del mondo islamico guardarono all'Europa come a un luogo oscuro di barbarie e di miscredenza, che non offriva nulla di interessante e ben poco di valore... essi sapevano di appartenere alla più avanzata civiltà del mondo e di essere i fortunati possessori delle lingue più ricche e più avanzate. Ogni testo e ogni conoscenza utile erano disponibili nella loro lingua o potevano essere resi disponibili da immigrati o da forestieri. Si tratta di un atteggiamento che molti di noi oggi possono riconoscere facilmente".

24.2.04

Sofia VS Claudia
Due modi diversi di essere belle, ma anche due modi diversi di essere, come scrive Lina Sotis oggi sul Corriere. La Loren, "una ragazza di 70 anni", potrebbe essere l'icona della Dorian (Gray) Generation, quella che il semiologo Marcel Danesi descrive in Forever Young . Il quadro non è certo roseo: abbiamo una cultura spazzatura destinata alla distruzione - dice Danesi - in cui valori adulti come empatia, coinvolgimento, sacrificio, impegno, verità sono derisi, così come sono derisi una sicura identità sessuale, l'amore, la lealtà, la famiglia e una gratificazione che non sia immediata. I Dorian odierni sono così avversi al lavoro mentale da aver demolito i benefici di secoli di civiltà, arrivando ad affermare che Homer Simpson è più filosofo di Aristotele, che Mel Gibson è un grande storico e che Wonderwall è migliore di una cantata di Bach.
Qui (serve login) anche un test per capire quanto sì è "Dorian".

Ticket in biblioteca? No, grazie
Soprattutto visto che le somme raccolte non andrebbero a migliorare i servizi della biblioteca o dell'ente che la gestisce, bensì alla solita SIAE. Contro l'adeguamento alle norme europee sulle retribuzioni degli autori e degli editori per i prestiti dei libri si stanno mobilitando i bibliotecari (in prima linea quelli di Cologno Monzese). In rete il punto di riferimento della protesta è diventato Gruppo di lettura. Gli scrittori invece, tranne qualche encomiabile eccezione (Wu Ming e Carmen Covito ad esempio), tacciono. Meglio riscuotere una manciata di diritti in più che difendere la diffusione gratuita della cultura?

20.2.04

Un paese civile
Altro che accessori fighetti per auto: in Olanda Orange offre agli abbonati una bici con caricabatteria per il cellulare collegato alla dinamo e naturalmente l'auricolare per pedalare hands free.

19.2.04

La grande illusione
Il mondo muta sotto i nostri occhi e non ce ne accorgiamo. Poi, un giorno, ci è improvvisamente tutto chiaro e nulla è più come prima.
Change blindness is the inability to detect what should be obvious changes in a scene

18.2.04

Promemoria
Per pacifisti a intermittenza e difensori dei diritti umani distratti.
Venerdì si vota in Iran. Non serve una sfera di cristallo per capire che vinceranno i mullah già al potere, dice Ali Safavi sul NYT. E gli iraniani sanno che la contesa politica in corso non riguarda i loro diritti fondamentali, come la libertà di espressione e l'avere un governo rappresentativo: è solo un braccio di ferro interno tra massimalisti e riformisti per conquistare la fetta più grande del potere all'interno del sistema attuale.
La retorica riformista di Khatami, osserva Safavi, con le sue citazioni di Voltaire e Tocqueville, ha fatto molto di più per dare copertura al commercio dell'Europa con Tehran che per migliorare le vite degli iraniani. Le impiccagioni pubbliche, le amputazioni, le flagellazioni delle donne e la repressione dei dissidenti continuano. Secondo i media statali, dall'inizio dell'anno sono state almeno 31 le persone impiccate. Secondo le associazioni per i diritti umani la miseria, la corruzione, il consumo di droga e la prostituzione continuano ad aumentare.

Crucifige
Adesso che e' pòri Pantani, come si dice qui da noi, è morto scatta la caccia "all’amico spacciatore che aveva trascinato Marco Pantani nel gorgo di una vita dissoluta, scandita da notti di sesso, ubriacature, sniffate" (sic su La Stampa oggi). Insomma, Pantani è stato solo una misera vittima del diabolico "compagno di bagordi che ha rovinato l’ex campione".
Come la mettiamo con quel disegno di legge che afferma che "lo Stato giudica negativamente il semplice uso di droghe, anche se da questo non derivano direttamente conseguenze penali. Drogarsi non rappresenta un atto di libertà, ma il rifiuto delle proprie responsabilità di cittadino"? Chi volete sulla croce?

Non voglio mica la luna
Mi accontento di BPM 37093. E' una nana bianca, quel che resta di una stella, e non è altro che un blocco di carbonio cristallizzato. Cioè un diamante che pesa 10 alla 34a carati (non so scriverlo in miliardi di miliardi di miliardi). Travis Metcalfe, lo scienziato dell'Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics che l'ha individuata, sottolinea che la stella-diamante ha un diametro di 2.500 miglia e che per stimarne la purezza, facendo le proporzioni, servirebbe una lente da gioielliere grande come il sole.
E come fa notare Stephen Thompson su Kuro5hin, c'è una filastrocca che aveva già visto tutto:
Up above the world so high,
Like a diamond in the sky.
Twinkle, twinkle, little star,
How I wonder what you are


Qui anche delle animazioni

17.2.04

A che gioco giochiamo?
C'era il vergognoso Fojbe 2000, che ha fatto sollecitare da parte del ministro Stanca un intervento diplomatico per chiedere al Governo di Lubiana di eliminare il gioco nel sito della testata slovena online “Mladina”. C'è Lance la hache, a mio giudizio discutibile (altre creazioni di Uzinagaz sono più brillanti). Ma c'è anche la Molleindustria, che è geniale, tra deliri papali, giochi di memoria (attenti, perché la storia cambia le carte in tavola), simulatori di orgasmi e lavoratori precari virtuali da impiegare e licenziare a piacimento (realtà virtuale mica tanto...).

16.2.04

Dove diavolo eri ieri sera?
Se siete degli amanti gelosi è meglio che pretendiate una risposta scritta quando fate questa domanda al partner: una ricerca della Cornell University mostra che le persone mentono molto di più al telefono che per e-mail. A quanto pare è più facile dire bugie "in tempo reale" piuttosto che quando si ha tempo di pensare a come risponderà l'altro. Inoltre, dicono i ricercatori, la gente sembra avere più paura di dire il falso quando sa che ciò che ha scritto potrebbe essere ripescato in futuro per chiederne conto.
Ad esempio uno potrebbe ritirare fuori questo.

13.2.04

Un san Valentino spaziale

Un cuore dal satellite Envisat ASAR, che ha fotografato la depressione Sebkha Te-n-Dghamcha in Mauritania, a nord della capitale Nouakchott.

Gesù ebbe un processo giusto: la storia rivista da Lord Hutton
Dopo la pubblicazione del rapporto di Lord Hutton sulla morte dello scienziato David Kelly, il Guardian ha chiesto ai lettori di immaginare come il giudice inglese potrebbe avere condotto inchieste su famosi fatti storici. Ecco i vincitori.

12.2.04

Avrei voluto essere più breve, ma non ho avuto tempo
Con Woody Allen forse Mark Twain è uno degli autori più citati, ma questo (ed altro) non l'ha mai detto.

11.2.04

Gente - zittita - di Dublino
Se amate Joyce e andate in Irlanda attenti a non farvi prendere dal trasporto, e mi raccomando acqua in bocca soprattutto in occasione del Bloomsday festival.

Colpa dell'euro!
E' proprio vero che i soldi non bastano più. L'inflazione colpisce anche i falsari: dal primo anno di vita dell'euro il valore della produzione di monete false è quadruplicato. Lo afferma l'ultimo rapporto (pdf) sulla falsificazione dell'euro pubblicato dal ministero dell'economia. Dalle perizie eseguite dalla Banca d’Italia nel 2003 emerge la conferma che "le organizzazioni criminali dedite all’illecita attività della falsificazione utilizzano con sempre maggiore frequenza tecniche riproduttive che richiedono il ricorso a sofisticate strumentazioni, proprio nell’ottica di riprodurre esemplari quanto più possibile fedeli agli originali".
Al primo posto dei tentativi di contraffazione le banconote da 50 euro: rispetto alle 117.323 accertate come false sono ben 91.390 (pari al 77,89%). Anche le monete attirano l’interesse delle organizzazioni che le coniano false, visto il maggiore valore nominale rispetto alle vecchie lire.

10.2.04

Now don't you feel better?
Hai scaricato illegalmente degli MP3? Purificati e Send Them Back! E' ora che i ragazzini la smettano di rovinare le carriere di tanti bravi, talentuosi artisti e di portarli alla fame a causa del loro orribile vizio: l'unico rimedio è l'astinenza. This page was created by Parents and Their Kids against Stealing™, a group dedicated to helping kids feel better about themselves through File Sharing Abstinence. La soluzione purificatrice che preferisco tra quelle proposte è il fuoco: brucia il cd piratato e rispediscilo alla RIAA.

Al voto? Al mare!
Qua in riviera, sotto sotto, quando ai referendum salta fuori il politico di turno che invita (come Craxi nel '91) ad andare al mare e a disertare le urne, sindaci e assessori si fregano le mani. Una scheda in meno, un turista in più. Non a caso ora parte da Riccione la crociata contro l'election day: Daniele Imola, unico esempio italiano di sindaco di un centro commerciale, protesta per l'accorpamento degli appuntamenti elettorali e raccoglie intorno a sé i valenti colleghi delle città vicine, Rimini in testa. Con i seggi aperti il 12 e 13 giugno e soprattutto coi ballottaggi il 27, dice Imola, il governo fa un dispetto all'economia delle città turistiche. Il primo cittadino di viale Ceccarini chiede solidarietà via mail alla sua protesta: potete scrivergli agli indirizzi sindaco@comune.riccione.rn.it oppure urp@comune.riccione.rn.it.

9.2.04

Armiamoci e partite
Se vogliamo che nei paesi poveri il costo dei medicinali venga abbassato, siamo pronti a pagarne il prezzo? Lawrence Lessig su Wired analizza lucidamente la questione, sottolineando le colpe dei paesi ricchi (che impediscono di differenziare i prezzi dei medicinali) e la necessità di garantire il finanziamento della ricerca per poter continuare a sostenere i costi di sviluppo di nuovi farmaci.

Amore significa non dover mai dire "mi dispiace... per quel virus"
"Da quando ti ho conosciuto sei sempre nei miei pensieri, non dimenticherò mai la notte in cui ci siamo incontrati e mi hai attaccato l'herpes genitale". E' uno dei messaggi lanciati per questo San Valentino dal ministero della salute inglese, allarmato per l'aumento vertiginoso tra i giovani delle malattie sessualmente trasmesse. Manifesti, spot, inserzioni e cartoline da distribuire nei locali sono espliciti: "I love you so much it hurts... when I pee", dice l'orsetto di peluche con il musetto contratto dal dolore. Alla campagna contro le infezioni sessuali, mirata alla fascia di età 18-30, è stato affiancato anche il sito Playing Safely: "Don't play the sex lottery. Use a condom".
A voi il confronto con gli opuscoletti sognanti diffusi in Italia a fine 2002 sullo stesso argomento (ok, per un target più giovane) o con l'innocuo giochino di Game Over Aids (tra l'altro per nulla pubblicizzato all'epoca).

6.2.04

Basta, mi ritiro in campagna
Ma fare il contadino non è mica così semplice: provate un po' anche voi a mandare avanti la fattoria di Bet the Farm senza andare in rosso. Successful farming today requires one thing above all else: making intelligent decisions.

5.2.04

Vivere e amare senza telefonino
Ricchezza è avere tempo per sé, lusso è fare a meno del cellulare. Sull'IHT Siddharth Srivastava racconta come ha raggiunto il nirvana quando il suo telefonino ha deciso di farla finita gettandosi dal secondo piano.

4.2.04

màrhhaba!
In arabo significa ciao, benvenuto ed è un programma per imparare a leggere la lingua araba proposto da vbscuola. màrhhaba presenta le lettere dell'alfabeto e un centinaio di parole arabe, con esercizi e giochi di lettura e di scrittura e un semplice manuale. Con un minimo di perseveranza nella esecuzione degli esercizi di lettura e di scrittura, dice vbscuola, è possibile acquisire una sufficiente capacità di lettura di singole parole o semplici frasi nel giro di poche settimane: l'alfabeto arabo fondamentale è composto da un unico set di 28 segni e non presenta le variazioni del nostro alfabeto (corsivo, stampato, minuscolo, maiuscolo), per cui l'apprendimento della lettura è relativamente facile. màrhhaba si può scaricare qui.

Fase auto-intro
Nessuna voglia di interagire, niente in giro che mi interessi... mi rifugio in una mostra impossibile, quella di Caravaggio con la sua opera omnia (c'è anche quella di Antonello da Messina).

3.2.04

Per favore sparate sul pianista
I nostri parlamentari potrebbero dare lezioni di piano. Quelli inglesi sono invece nel mirino di Revolts, un progetto di ricerca dell'Economic and Social Research Council che studia come votano coloro che siedono alla Camera dei Lord e a quella dei Comuni. Analizzare il comportamento parlamentare è importante per tre motivi, spiegano i ricercatori: per conoscerne l'impatto sulle politiche pubbliche, per ragioni simboliche (i partiti devono mostrarsi uniti, ci riescono?) e per l'essenza della democrazia: cosa fanno a nome nostro i rappresentanti del popolo?

E' presto per andare in soffitta
Dopo i dieci oggetti tecnologici che meritano di scomparire (vedi post del 6 ottobre), ecco invece i dieci che rifiutano di morire e non sono così obsoleti come si potrebbe pensare. Il mio preferito è naturalmente l'orologio analogico: how a device performs its essential job matters more than its extra functions. Se ne parla, con tanto di forum, su Mit Technology Review.

2.2.04

Ricordati!
L'horloge di Charles Baudelaire nell'interpretazione multimediale disegnata da Julie Potvin.
Il testo originale, da I fiori del male, si può trovare qui.